Dopo lo stop forzato di questi mesi, la sezione provinciale di Campobasso è pronta a riaprire anche i propri sportelli. In corso un dialogo con Asrem per tamponi e test rapidi sui volontari.
Articolo di Valentina Ciarlante
(https://www.csvmolise.it/informazioni-coronavirus/441-trasporto-pazienti-in-radioterapia-la-lilt-riattiva-il-servizio)
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La fase 2 è iniziata anche per la Lilt di Campobasso.
La sezione provinciale è rimasta operativa anche nel periodo più critico dell’emergenza coronavirus, promuovendo campagne di sensibilizzazione, raccolte fondi per sostenere il sistema sanitario regionale e allo stesso tempo per supportare le persone, ma ora è pronta a tornare a pieno regime.
Uno dei servizi fondamentali che sta per ripartire è quello di accompagnamento presso il centro regionale di Radioterapia del Gemelli di Campobasso. A breve, garantisce la presidentessa Milena Franchella, verrà riattivato anche il numero telefonico della segreteria 0875714008 e lo sportello che si trova all’interno dell’ospedale di Termoli.
Gli operatori, seppure a distanza, garantiscono assistenza piena ai malati, persone fragili e che ora stanno scontando anche difficoltà economiche.
Presidentessa Franchella, sin dai primi giorni dell’emergenza siete rimasti a contatto con i pazienti. Che tipo di assistenza state fornendo?
«La Lilt ha pensato a un nuovo servizio per restare vicina a volontari: un filo diretto di relazione d’aiuto gestito da un assistente sociale dell’associazione, con l’obiettivo di non lasciare soli i malati in questo momento difficile, registrarne i bisogni e monitorare le loro difficoltà. Al momento sono 200 gli assistiti che beneficiano di questo servizio online. Inoltre, sono tanti i pazienti che non riescono a recarsi in ospedale per le cure con mezzi propri o con quelli pubblici. Ecco perché uno dei servizi più richiesti è quello dell’accompagnamento alle terapie presso il Gemelli di Campobasso, dedicato alle persone in condizioni di fragilità economica o in stato di solitudine. Quest’attività riprenderà con una nuova organizzazione, tenendo conto del distanziamento sociale e delle regole igieniche, anche se questo comporterà un aumento sensibile dei costi di gestione».
State provvedendo a mettere in atto tutti quei dispositivi che assicurino agli utenti massima sicurezza. Chiederete all’Asrem tamponi e test sierologici?
«La riapertura dei nostri spazi, dedicati alla prevenzione è subordinata a un accordo con la Direzione Sanitaria Ospedaliera, al fine di garantire la sicurezza di tutti. L’accesso ai nostri ambulatori e servizi sarà comunque ridotto e sarà possibile solo su appuntamento, al fine di garantire il distanziamento sociale. Saranno predisposti i dispositivi di protezione individuali così come stabilito dalla normativa nazionale e regionale. Chiederemo alla Direzione Sanitaria l’orientamento sulla ripresa dell’attività da parte dei volontari e di farsi carico di eventuali test sierologici e tamponi, se richiesto come prerequisito alla ripresa del volontariato».
Un ambito che caratterizza il vostro lavoro è quello incentrato sulla prevenzione. Quali campagne avete attivato in questi mesi?
«Abbiamo continuato a collaborare con i docenti delle scuole per proseguire le attività di educazione alla salute destinate agli alunni, offrendo loro una consulenza per riadattare gli interventi nelle “nuove” modalità della didattica a distanza. Tra le offerte formative online sulla piattaforma www.guadagnaresaluteconlalilt.it è presente anche il corso conoscere per prevenire dedicato al tema della prevenzione del contagio da coronavirus. L’obiettivo è favorire l’acquisizione di fattori protettivi per la propria e l’altrui salute e potenziare la percezione del rischio, utilizzando contributi didattici di tipo multimediale e unità di apprendimento, diversificate per docenti di scuole secondarie di secondo grado e docenti di scuole primarie e scuole secondarie di primo grado. L’accesso al corso è libero e gratuito per i docenti. Non va dimenticata la relazione con gli studenti impegnati nell’educazione fra pari. Grazie al supporto della tecnologia è stato aperto uno spazio d’incontro virtuale».
In che modo, infine, state promuovendo anche in questa fase i criteri per un corretto stile di vita?
«Al fine di promuovere corretti stili di vita, con i suoi operatori la Lilt continua ad offrire, nel proprio territorio, anche i corsi di disassuefazione al fumo e il servizio di consulenza nutrizionale. Inoltre sostiene anche il numero verde Lilt per te – 800 662 492 – dedicato a tutti coloro che vorrebbero modificare alcuni comportamenti non salutari, come il consumo di tabacco, un’errata alimentazione ed uno stile di vita sedentario. È una linea telefonica nazionale, anonima e gratuita, attiva dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 15. Il 31 maggio è la Giornata mondiale senza tabacco, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1988. Una giornata senza fumo per sensibilizzare la popolazione sui danni causati dal tabacco. Quest’anno la celebrazione di questa iniziativa cade in un periodo molto particolare: l’Italia, dopo mesi molto difficili, sta ripartendo con la consapevolezza che niente sarà assolutamente come prima. Ora più che mai è importante iniziare a prenderci cura dei nostri polmoni e dire addio, una volta per tutte, al fumo. Si può chiedere un consiglio al nostro numero dedicato».
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