A novembre 2020 l’associazione provinciale LILT di Campobasso è stata protagonista al XXII Congresso Nazionale Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica). In collaborazione con l’Asrem grazie al personale del DH Oncologico presso l’ospedale San Timoteo di Termoli e con l’associazione provinciale LILT di Ascoli Piceno è stato presentato i risultati del progetto “NUOVA VITA DOPO LA MALATTIA” che guarda ai malati oncologici nella loro interezza con tutti i bisogni psicologici e nutrizionali collaterali alla malattia.
Al progetto hanno preso parte: Carmela Franchella (presidente LILT di Campobasso), Marianna D’Aulerio (psicoterapeuta), Claudia Spina (psicoterapeuta), Eleonora Iorio (nutrizionista), Mattia Scipioni (psicologo), Pierangela Antonecchia (tecnico della prevenzione/formatore), Marina Bellomo (educatore/formatore), Marina Cirelli (assistente sociale), Giuseppe Carfagno (tecnico informatico), Giovanni Fabrizio (chirurgo e vice presidente LILT di Campobasso) Francesco Carrozza (oncologo Responsabile del Day Hospital Oncologico al San Timoteo di Termoli) Patrizia Farina (oncologa), Domenica D’Addario (oncologa), Raffaele Trivisonne (Oncologo e presidente LILT di Ascoli Piceno), Barbara Sbrolla (psicoterapeuta), Francesca Giorgi (oncologa dell’Ospedale “Madonna del Soccorso” dell’ASUR Marche AV5), Alessandro Cicconi (psicoterapeuta), Silvia Di Battista (biologa nutrizionista).
I pazienti oncologici rivolgono sempre più spesso domande sulla dieta da seguire, l’attività fisica da praticare e il senso di disagio psicologico con cui spesso sono costretti a convivere. Il ritorno ad “una vita come prima” passa per il recupero della condizione di benessere fisico, psichico e sociale. La prospettiva di vita dopo un tumore è aumentata nel corso degli anni e per questo occorre dare sempre maggiore attenzione alle condizioni affinchè il paziente possa condurre una nuova vita qualitativamente soddisfacente. A questo punta il progetto “Nuova Vita” presentato dalla LILT di Campobasso e pubblicato sulla rivista nazionale dell’Aiom sotto vari aspetti.
Il primo è quello dell’approccio psicologico nel contesto dell’assistenza di supporto presso il DH Oncologico all’ospedale di Termoli e all’ospedale di San Benedetto del Tronto. L’obiettivo di questo studio era quello di comprendere le percezioni e le esigenze dei pazienti in cura per cancro. Sono stati sottoposti allo studio 225 pazienti sia in trattamento chemioterapico che in regime di follow-up, di cui 78 maschi e 147 femmine tra i 31 e gli 89 anni, tramite la somministrazione di questionari sulle esigenze più urgenti rilevate. Livelli più elevati di disagio sono stati riscontrati nei pazienti di sesso femminile e nei pazienti in trattamento attivo per le malattie metastatiche. Affaticamento, ansia, depressione e disturbi relazionali sono diminuiti dopo la cura di supporto e la consulenza psichica proprio a significare come un supporto psicologico costante durante il trattamento del cancro migliora la qualità generale di vita.
Il secondo aspetto analizzato è la valutazione dello stato nutrizionale come uno degli aspetti più importanti nel trattamento generale dei pazienti oncologici. N°83 pazienti sono stati sottoposti ad un programma nutrizionale personalizzato e parametri come l’indice di massa corporea (BMI), l’angolo di fase (PA) e l’analisi impedenzometrica della composizione corporea (BIA), sono stati registrati alla prima valutazione e a distanza di 1, 3 e 6 mesi. A conclusione dello studio i dati confermano un miglioramento dello stato nutrizionale, dopo un programma nutrizionale personalizzato in pazienti a rischio di malnutrizione e la valutazione nutrizionale deve essere eseguita subito per pazienti con cancro gastrico, all’esofago, alla testa e al collo.
Il terzo aspetto si focalizza sul recupero del benessere psicosociale di pazienti malati di cancro. Lo studio ha coinvolto 225 malati oncologici attraverso la creazione di un database per la raccolta di dati da un desk oncologico dedicato. Al momento del reclutamento, 123 pts erano in trattamento per la malattia metastatica, 50 pt in trattamento adiuvante del cancro e 52 pt in follow-up. Sono state applicate tecniche comportamentali a piccoli gruppi finalizzate al recupero del benessere psico-fisico (es. gruppi di nordic-walking, gruppi per la disassuefazione da fumo) sia per i pazienti che per le loro famiglie. Tutti i pazienti coinvolti hanno apprezzato il servizio ed attualmente quelli in follow-up vengono seguiti utilizzando il telefono o la mail a causa dell’emergenza epidemiologica da covid-19.
“Siamo orgogliosi – ha affermato la dott.ssa Franchella, presidente dell’associazione provinciale LILT di Campobasso – di questa prestigiosa pubblicazione che ha visto protagonista il progetto Nuova Vita. L’obiettivo per i pazienti oncologici è non solo garantire la sopravvivenza alla malattia ma anche un buon livello di qualità della vita. Occorre dare risposte e porre rimedio agli effetti collaterali delle terapie a cui il paziente si sottopone e che si manifestano a livello fisico e psico-sociale. Il nostro gruppo di lavoro presso lo Sportello Oncologico LILT all’ospedale San Timoteo lavora quotidianamente su questi temi con pazienti in trattamento oncologico ma anche con quelli in follow-up con risultati che ci lasciano più che soddisfatti”.