E’ ormai risaputo che seguire un regime alimentare sano e bilanciato, come ad esempio la Dieta Mediterranea, rappresenta uno dei pilastri della prevenzione oncologica, soprattutto se ad esso si abbina uno stile di vita che preveda di non fumare, mantenere una regolare attività fisica, non eccedere nel consumo di alcol ed esporsi ai raggi solari in maniera adeguata.
Prevenzione significa letteralmente “agire prima”. Agire, prontamente e con buon senso: questo è quanto siamo chiamati a fare. Siamo noi, con le nostre abitudini, a dare l’imprinting ai nostri figli. Sono le nostre abitudini il primo esempio per i nostri ragazzi.
Un’attenzione particolare ai più giovani può rivelarsi la strategia vincente: adottare una prospettiva focalizzata sull’età in cui le abitudini alimentari e gli stili di vita iniziano ad incidere sull’organismo, ma soprattutto quando l’educazione può fare ancora molto nel contribuire a creare una cultura della Prevenzione.
Prevenire significa offrire a ciascuno di noi gli strumenti principali con cui difendere la salute e, quando questa è minacciata, fare in modo di curarla nella maniera meno invasiva e più efficace. Prevenzione vuol dire vivere meglio e più a lungo.
Esistono tre forme di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria.
Si fa PREVENZIONE PRIMARIA quando si riduce l’esposizione ai fattori di rischio ed alle cause di insorgenza del cancro. Si attua attraverso una corretta informazione e l’educazione sanitaria.
Per questo la LILT di Campobasso da oltre un ventennio è impegnata a diffondere la cultura della prevenzione come metodo di vita con campagne di sensibilizzazione ad ogni livello ed operando nelle scuole con modelli educativi innovativi, coinvolgendo ragazzi, docenti e famiglie con corsi di formazione e/o aggiornamento per dirigenti, docenti scolastici e “referenti alla salute”.
Fare prevenzione primaria vuol dire:
Corretta alimentazione
La Prevenzione contro il male del secolo comincia a tavola, con una dieta sana e genuina come quella mediterranea.
Evitare così il progressivo aumento di peso ed i dannosi effetti determinati dalla sedentarietà.
Se nessuno fumasse, il cancro ai polmoni sarebbe una malattia quasi inesistente e sarebbe ridotta anche l’incidenza del cancro in altri organi ed apparati del nostro corpo.
Lotta all’abuso di alcol
L’abuso di alcol può determinare anche l’insorgenza di alcune patologie di cancro, soprattutto a livello addominale.
La PREVENZIONE SECONDARIA mira ad ottenere la diagnosi precoce del tumore. Visite mediche ed esami strumentali possono identificare lesioni tumorali allo stadio iniziale, aumentando notevolmente la possibilità di guarigione e di cure sempre meno aggressive. Per questo è importantissimo partecipare ai programmi di screening oncologici.
Per questo la LlLT è impegnata su 2 fronti:
- campagne di sensibilizzazione di genere: “LILT for Women Campagna Nastro Rosa” , “Percorso Azzurro”, “Se hai cara la Pelle” durante le quali le Associazioni Provinciali offrono visite mediche per la diagnosi precoce;
- esami diagnostici per diversi tipi di tumore, promossi anche presso i circa 400 ambulatori LILT presenti su tutto il territorio nazionale.
Diagnosi precoce
Vuol dire tempestività, ossia la possibilità di individuare il prima possibile la malattia (o una lesione che ne precede l’insorgenza) nella sua fase iniziale…
Esami di screening
Sono semplici accurati test non invasivi, che consentono di poter perseguire una vita serena e più salutare, diagnosticando precocemente i tumori più frequenti, come il cancro del colon-retto, collo dell’utero, del seno.
Si può fare prevenzione anche quando la malattia è scomparsa. La PREVENZIONE TERZIARIA tratta le problematiche che insorgono durante il percorso di vita di chi ha sviluppato un cancro e la LILT di Campobasso ha attivato un progetto dal titolo Nuova Vita dopo la malattia che ha come scopo quello di
- Individuare ed analizzare i bisogni socio-sanitari dei pazienti oncologici;
- Facilitare l’orientamento dei pazienti afferenti agli ambulatori di Oncologia Medica Ospedaliera verso i servizi territoriali attivi;
- Promuovere il sostegno psicologico e sociale dei malati oncologici e dei loro familiari/caregivers;
- Offrire un servizio di consulenza nutrizionale e dietoterapia ai pazienti oncologici;
- Contrastare l’isolamento e la marginalità legata al vissuto della malattia oncologica e promuovere il benessere psicofisico individuale, la corretta alimentazione, l’attività motoria e la disassuefazione dal fumo.
Assistenza e sportello oncologico
La LILT si fa carico delle problematiche che insorgono durante il percorso di vita di chi abbia sviluppato un cancro…
E’ fondamentale promuovere la tutela medico-psicologica-legale del malato, e contemporaneamente sensibilizzare in tal senso i datori di lavoro.
Per questo la LILT ha presentato a Papa Francesco ed al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il seguente Manifesto del Malato Oncologico:
Il Manifesto per i Diritti del Malato Oncologico, nel rispetto del principio di uguaglianza e di salvaguardia del diritto fondamentale alla vita.
Ogni persona ammalata ha il diritto di:
‒ essere presa in cura dalla comunità in cui vive, con accesso tempestivo alle migliori cure specialistiche;
‒ scegliere il luogo per la diagnosi e le terapie;
‒ accedere ai trattamenti sanitari in base al bisogno e non alla capacità di pagare per essi;
‒ conservare il posto di lavoro, indipendentemente dai periodi di degenza e dalle giornate di day hospital usufruiti per l’esecuzione delle terapie;
‒ riconsiderare il trattamento economico pieno, relativo al periodo necessario;
‒ vedersi assegnate mansioni compatibili con l’eventuale riduzione della capacità lavorativa;
‒ fruire di possibilità di concessione di un ulteriore periodo di aspettativa e di poter essere utilizzato in mansioni equivalenti nell’ambito della stessa categoria